Jean-Pierre Jabouille |
La Renault vincitrice di due Gran Premi |
La sua carriera procede e sembra promettere bene, ma il potente motore francese su cui fa affidamento non è dei più maneggevoli, tanto da non riuscire a controllare la vettura in più di un'occasione. Nel 1980 termina la sua ascesa un incidente che gli frattura entrambe le gambe, segnando di fatto il suo ritiro definitivo nel 1981: passato alla scuderia Ligier, non trova sintonia con le vetture ed esce definitivamente di scena, restano comunque in ruoli dirigenziali nello stesso ambito lavorativo.
Grazie a lui la Renault vince per la prima volta debuttando in Formula 1 e passando alla storia grazie al suo spiccato e acceso giallo.
Esempio di abito imperiale |
Volgendo lo sguardo al passato, non può non venire in mente lo sfarzo con cui si abbigliavano gli imperatori cinesi: ricoperti di splendide sete di ogni colore, le dinastie segnavano il proprio passaggio lasciando una tradizione di vestiario.
In particolare, tuttavia, l'abito giallo e dorato era prerogativa dell'imperatore, che indossava il cosiddetto "mianfu". Il giallo rappresentava il mondo e la terra, il bianco simboleggiava l'oro, il verde il legno, il nero l'acqua, e solo l'imperatore poteva indossare indumenti ricamati e arricchiti da questi colori, oltre ovviamente ai ricami raffiguranti i dragoni, simboli distintivi di questi vestiti.
La dinastia Song fu quella che portò il giallo all'apice del suo utilizzo, come dimostra l'immagine qui accanto, in cui i colori e i disegni raffigurati rappresentano un microcosmo, ovvero ordine e armonia nell'universo, filosofia derivante dall'equilibrio dello Yin e dello Yang e dei cinque elementi naturali, oro, lego, acqua, fuoco e terra.
immagini:
https://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Pierre_Jabouille
https://it.pinterest.com/pin/440649144767229865/
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