giovedì 27 ottobre 2016

STEP 07 - I COLORI NEL CINEMA

All'interno dell'ambito cinematografico, ancor più che in quello puramente letterario, l'utilizzo del colore è preponderante, capace di trasmettere emozioni e sensazioni, pur essendo comodamente seduti su una poltroncina del cinema; la scelta di sfumature e tonalità è un passaggio fondamentale per scenografie, costumi e trucco, soprattutto nel teatro e di conseguenza in quello che era il primo cinema a colori. Al giorno d'oggi vi è la possibilità di cambiar tonalità ad ogni singola immagine, dettaglio, ombra, grazie alle nuove tecnologie grafiche, il che rende ancora più studiato e ragionato l'effetto cromatico che si vuole ottenere, perché andrà ad influenzare profondamente lo stato d'animo dell'osservatore: per fare un semplice esempio, non è un caso che la maggior parte dei thriller abbiano molte scene di carattere scuro, cupo, con l'intervento fulmineo di lampi di colori sgargianti e improvvisi, in corrispondenza delle scene d'azione o di rilevanza all'interno della trama.


Le tonalità che danno sul giallo, solidago compreso, sono solitamente utilizzato per trasmettere sensazioni di conforto, calore, gioia, come fu dimostrato da Wittgenstein nella sua opera "Osservazioni sui colori". I migliori che si possono fare riguardo all'utilizzo del colore riguardano i film d'animazione, in cui l'uso e la scelta del colore sono ancora più accorti, perché decisi dal grafico e da team di esperti: "Il Re Leone" imposta la propria paletta cromatica principalmente su toni caldi, rosso, arancione, ocra, scarlatto, per ricordare il clima della savana incandescente, il calore dell'affetto famigliare, i tramonti africani.


Allo stesso modo, ne "La bella e la Bestia", gli autori Disney utilizzano toni in giallo e oro per abbellire la sfarzosa sala da ballo, uno dei punti focali della trama, in cui Belle si rende conto di quanto la Bestia sia cambiata per lei, e di quanto la casa dai mobili incantati le sia grata per aver riportato luce e vitalità all'interno della reggia, un tempo tetra e fredda.



Può anche capitare, infine, che da un film d'animazione nascano nuovi colori: è il caso di "Cattivissimo me", film della Pixar dal grande successo mondiale, in cui gli aiutanti del protagonista sono simpatici esseri, geneticamente creati per servire il loro padrone, dall'intelligenza.... possiamo dire non del tutto ordinaria, anzi!
Ebbene sembra che questi piccoli e tonti mostriciattoli abbiano spinto la ditta Pantone a incrementare il proprio campionario con il "giallo Minions", evento non di poca rilevanza, visto che la ditta non rilasciava nuovi colori da circa tre anni.

immagini:
https://www.quotesaga.com/movie/the-lion-king/quotes/
http://disneyuomomondo.forumcommunity.net/?t=32728743
http://www.pressup.it/wordpress/2015/04/21/un-pantone-cattivissimo/

STEP 06 - IL SOLIDAGO NELLA SCIENZA

Il solidago è una pianta dalle molte proprietà ed è per questo che la si può trovare in vari ambiti, tra cui la cucina e la farmacia; partiamo da quest'ultima:

Farmacia

Le proprietà curative della pianta erano note persino agli antichi, tuttavia non vi sono risultati scientifici affermati, quindi il suo utilizzo riguarda prevalentemente l'ambito dell'erboristeria. Con questo non si vogliono sminuire gli effetti lenitive e drenanti che si traggono dagli infusi di solidago, ma la medicina moderna ha riscontrato metodi più efficaci, seppur meno naturali; si utilizza tutta la pianta, dai fiori alle radici, per trarne olii essenziali e acido citrico, oltre ai principi attivi quali tannino, saponine, mucillagini e polifenoli. Il solidago ha proprietà astringenti, lenitive e antinfiammatorie, infatti viene spesso impiegata in soggetti che riscontrano dissenterie o coliti acute: lo sciroppo è consigliato per i bambini piccoli in fase di dentizione, per prevenire l'insorgere di disturbi intestinali. Decotti e thè vengono invece utilizzati come rimedio contro la cistite o la presenza di acido urico (in questo caso e nel precedente si immergono le sommità fiorite in acqua bollente).

Cucina

Il solidago, essendo principalmente una pianta selvatica, è utilizzata appunto come erba per infusi e tisane, ma risulta commestibile, sebbene con alcuni accorgimenti: infatti gli effetti benefici che se ne traggono potrebbero non presentarsi, anzi addirittura si potrebbero riscontrare lievi malori, nel momento in cui non si seguono pochi semplici passaggi atti a rimuovere eventuali sostanze depositatesi sulle foglie e sui petali.

Ricordate sempre queste cose:

  1. Non raccogliete erbe sui bordi delle strade traf cate, in zone vicine a fonti di inquinamento (canali di scolo, allevamenti animali, discariche, aree industriali, ecc.) in parchi frequentati da cani o altri animali;
  2. Non raccogliere in campi sottoposti a trattamenti chimici o a sversamento di liquami;
  3. Non raccogliete niente che non conoscete e fatevi accompagnare da qualcuno che le conosce bene; 
  4. Non raccogliete piante malate o ammuffite;
  5. verificate di non essere in aree in cui è vietata la raccolta ( es. nelle Riserve Naturali) o di raccogliere specie protette dalle leggi locali;
  6. raccogliete le piante in modo da lasciarne altre sul posto per garantirne la sopravvivenza;
  7. Le erbe spontanee, per la loro stessa natura, esigono sempre un'accurata preparazione, per la pulizia che deve essere scrupolosa, soprattutto se verranno cotte
per altre informazioni sulla preparazione generale con erbe selvatiche:http://www.areaparchi.it/pdf/quad9.pdf


Giardinaggio


  

Attualmente l'utilizzo più diffuso del solidago è certamente il giardinaggio: è impiegata per coprire vaste aree in poco tempo, si adatta, come la maggior piante degli arbusti, a terreni sciolti, ovvero della grana grossolana, contenente anche sabbia e per questo impermeabile all'acqua ( sono terreni particolarmente indicati per l'orto, perché tengono lontani i parassiti), ma anche a terreni silicei. Sono molto facili da coltivare, quindi adatte anche al giardiniere meno esperto che vuole ottenere un cespuglio rigoglioso: non necessitano di troppa luce, vanno innaffiate una volta ogni due settimane circa, mentre nel periodo vegetativo non richiedono acqua, nel caso in cui siano coltivate all'esterno.

lunedì 24 ottobre 2016

LA SCIENZA DEL COLORE

Come già accennato in precedenza, lo studio del colore era affidato inizialmente a quella che veniva chiamata "Alchimia", una vera e propria scienza all'epoca, main seguito questo studio prese strade diverse, una più umanistica e filosofica, l'altra più fisica e sperimentale. Le teorie dell'ottica nascono già ai tempi di Pitagora ed Euclide, ma si trattava per lo più di ottica geometrica e considerazioni su come l'occhio riconoscesse le tonalità di colore emesse dagli oggetti; Kepler, intorno al 1600, raccolse i lavori dei suoi predecessori e le proprie elaborazioni, fino a teorizzare quella che è l'ottica geometrica moderna. Newton, Young, Einstein e Maxwell furono le grandi menti che elaborarono le
Johann Wolfgang Goethe
principali teorie che sono alla base dell'attuale ottica, dalla rifrazione della luce attraverso un prima al riconoscimento della doppia natura, ondulatoria e crepuscolare, della luce. Da questo punto di vista, dunque, la scienza ha raccolto le proprie teorie in una linea comune, che smentisce e ne rifiuta altre, poiché l'oggettività dei dati non consente di metterne in discussione la validità senza evidenti prove.

Per quanto riguarda il lato umanistico, invece, le interpretazioni della luce e del colore hanno assunto infinite prospettive, l'una diversa dall'altra, ma al contempo tutte estremamente valide: basti pensare alle teorie sul colore di Wittgenstein, Itten, Goethe, esponenti filosofici, scienziati e designer vissuti nella stessa epoca, a cavallo tra la fine del 1800 e il 1900.

Giusto per farne un esempio, Wittgenstein, ingegnere e filosofo nato nel 1889, affrontò la teoria del colore inizialmente dal punto di vista fisico, avendo compiuto studi di ottica a Manchester, da giovane; in futuro, però, si renderà conto che non sono sufficienti le considerazioni prettamente fisiche per spiegare la vera essenza della luce che colpisce gli oggetti e ne restituisce stimoli visivi. Alla fine del suo percorso, con il libro "Osservazioni sui Colori", esporrà l'interpretazione finale del suo studio sul colore, di cui riportiamo un passo fondamentale :

«Sono sempre in grado di riprodurre qualunque colore io veda. Indico i quattro colori primari (rosso, giallo, blu e verde) e aggiungo in qual modo si possa ottenere da essi quel determinato colore. […] Ogni asserzione sui colori può essere rappresentata mediante alcuni simboli. Se diciamo che sono sufficienti quattro colori primari, allora chiamo questi simboli paritetici elementi della rappresentazione. Gli oggetti sono questi elementi. Non ha senso domandare se gli oggetti siano alcunché di simile ad una cosa […] Parliamo semplicemente di oggetti laddove abbiamo elementi paritetici della rappresentazione»


venerdì 21 ottobre 2016

STEP 05 - IL SOLIDAGO NELLA MUSICA



"Solidago, Cristina Zavalloni, 2009, Egea"
Oltre all'ambito strettamente naturale in cui si va ad inserire, il Solidago rientra anche nel panorama musicale grazie a Cristina Zavelloni, esponente italiana della musica Jazz, che ha registrato un album chiamato appunto "Solidago" e all'interno di esso una canzone omonima.
Sebbene l'audio non sia dei migliori, inseriamo qua sotto il link della canzone! 




Rimanendo su queste tonalità, musicali e cromatiche, ci sovviene la canzone di Eugenio Rodondi, "Ocra": il testo, in particolare, non fa nessun riferimento al colore del titolo, ma l'armonica a bocca e la chitarra elettrica di fondo richiamano atmosfere western, dai deserti polverosi e vaste lande aride e secche, dalla terra bruciata e scottante.

Analizzando invece il giallo, colore più comune e probabilmente più facile da inserire all'interno di una canzone, troviamo "bandiera gialla" di Gianni Pettinati, di cui inseriamo anche il testo:


Sì, questa sera è festa grande,
noi scendiamo in pista subito
e se vuoi divertirti vieni qua,
ti terremo fra di noi e ballerai.

Finché vedrai
sventolar bandiera gialla
tu saprai che qui si balla
ed il tempo volerà.

Saprai,
quando c'è bandiera gialla,
che la gioventù è bella
e il tuo cuore batterà.

Sai, quelli che non ci voglion bene
è perché non si ricordano
di esser stati ragazzi giovani
e di aver avuto già la nostra età.

Finché vedrai
sventolar bandiera gialla
tu saprai che qui si balla
ed il tempo volerà.

Saprai,
quando c'è bandiera gialla,
che la gioventù è bella
e il tuo cuore batterà.

Siamo noi,
siamo noi, bandiera gialla.
Vieni qui che qui si balla
ed il tempo volerà.

Saprai,
quando c'è bandiera gialla,
che la gioventù è bella
e il tuo cuore batterà.


Ed infine, inseriamo qualcosa di più moderno, come "Gold", di Years&Years, di cui vi è qua sotto il testo: 

Am I defined? oh
By the way they look at me
Will I be tried? oh
Will they take what I believe?
I shiver on the one I breathe for two
I give you what you want
I bend the truth
And everything's aflame, it's all aglow
I know that I can play that game, I fool them all
Oh, like gold, let it lead me astray
Oh ike gold, let it take me away
And if I turn my back and I leave it all
I'll be running fast, 'cause I can't be owned
Oh, like gold
Do I belong?
Oh I see it start to fade
Teach them a song
Oh now I feel I've been betrayed
I shiver on the one I breathe for two
I give you what you want I bend the truth
And everything's aflame, it's all aglow
I know that I can play that game, I fool them all
Oh, like gold, let it lead me astray
Oh like gold, let it take me away
And if I turn my back and I leave it all
I'll be running fast, 'cause I can't be owned
Oh, like gold
Everything is brighter now
It shimmers like a stone
And everything surrounds you now
It's you and you alone
Oh, like gold, oh, like gold
And If I turn my back and I leave it all
I'll be running fast, 'cause I can't be owned
Oh, like gold
I'm gonna be the one who sets it all alight
I'm gonna be the one who sets it all alight
I'm gonna be the one who sets it all alight
I'm gonna be the one who sets it all alight

STEP 04 - LA SIMBOLOGIA DELL'ORO E DEL GIALLO

STEP 04 - Il Mito

Poiché il color Solidago non ha una diretta simbologia, analizzeremo quella di tonalità ad esso similari, quali l'oro e il giallo; queste due tonalità sono sempre state accostate al Sole, allo splendore e alle virtù sovrannaturali. I Romani ad esempio identificavano nell'imperatore la figura divina, tanto che spesso questi ultimi si cospargevano il capo con polvere d'oro; in politica è sempre stato simbolo di ricchezza, ma al contempo di incorruttibilità, derivanti dalla purezza del materiale.
Nel Buddismo, il giallo è uno dei cinque colori principali, indicante le radici, la terra e la rinuncia; lo si ritrova costantemente nelle tonache color zafferano dei monaci, a simboleggiare la rinuncia dell'orgoglio e la sua trasformazione in saggezza, senza contare che rappresenta Ratnasambhava, uno dei cinque Buddha trascendentali.
Vi sono diversi miti il cui colore principale è l'oro, come ad esempio "Il vello d'oro", o "I pomi delle esperidi"

Ercole nel giardino delle Esperidi
IL VELLO D'ORO
Oltre alla mitologia Greca, si vuole ricordare anche il film di fantasia "Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri", la cui storia si concentra sulla ricerca del Vello da parte dei protagonisti

I POMI DELLE ESPERIDI

Altri miti riguardano invece il color Ocra, come la leggenda del Re Fravort:

 Si narra che il Monte Fravort era padre felice e rispettato di tre figli, Sidero (ferro), Cobalto (arsenico), Cupro (rame) e di una figlia, Ocra.Buoni ed ottimamente istruiti, decisero di lasciar la casa paterna e di dividersi sulle strade del mondo per portare a tutti le ricchezze del loro sapere e la gioia di vivere.Sta di fatto che, non appena furono lontani, si lasciarono contagiare dalla malvagità degli uomini, superando chiunque nella capacità del male. Portarono discordie, guerre, calunnie e inimicizie. Il Signore decise di fulminarli in modo che di essi non rimanesse più il ricordo. Il Vecchio Fravort implorò clemenza per i suoi figli. 
Furono dunque riportati al luogo d'origine e rinchiusi nelle viscere del monte a piangere il loro tristissimo passato. Le loro lacrime filtrarono il terreno fino ad una grotta di Vetriolo, la Caverna dell'acqua forte, dove attualmente sgorga la famosa acqua minerale ferruginosa-arsenicale che può ridonare la salute e la gioia di vivere a chi si affida alle sue proprietà.Quanto ad Ocra, la fanciulla fu rinchiusa più in basso dei suoi fratelli, nella Caverna dell'Ocra, e dalle sue lacrime nasce l'acqua minerale leggera. Ora il Vecchio Fravort a mezzanotte scende a visitare i figli prigionieri e porta loro notizie del bene operato a favore di chiunque si sia affidato alle loro segrete proprietà. 

giovedì 20 ottobre 2016

I COLORI NELLA STORIA ANTICA

Nel corso della storia, i colori hanno sempre avuto un ruolo molto importante, sia dal punto d vista prettamente naturale sia dal punto di vista simbolico; analizzando questo secondo aspetto, l'arcobaleno, racchiudendo tutti i colori, fu indicato già nella Genesi come ponte, collegamento tra il divino e l'umano. In ogni cultura, poi, si sono sviluppate credenze e interpretazioni differente riguardo i vari colori, basti pensare al ruolo che aveva il nero per gli antichi Egizi, ovvero simbolo degli Inferi precedenti alla reincarnazione,e il significato che aveva per Romani, Ebraici e Greci, per i quali invece rappresenta la morte in quanto luogo di buio e di non ritorno.
Nel Buddismo, ad esempio, i colori fondamentali sono cinque, ognuno dei quali ha un preciso significato spirituale ed è alla base di una virtù, per non parlare del fatto che ad ognuno di essi è associato uno dei cinque Buddha trascendentali.
In tempi antichi l'uso esoterico del colore era ampiamente diffuso, poiché l'alchimia e la divinazione erano ritenute vere e proprie scienze, in cui il cromatismo e i colori delle pietre preziose acquisivano grande importanza nei rituali e nell'adorazione degli dei, ai quali spesso si attribuivano tonalità caratteristiche. 

lunedì 17 ottobre 2016

STEP 03 - I COLORI NEI CATALOGHI

STEP 03 - I colori nei cataloghi

Ogni colore presente in natura, e non, è analizzato in base alla tonalità e inserito in vari cataloghi, consultabili online o in maniera cartacea; ogni colore è quindi etichettato e rintracciabile tramite codici prestabiliti, che indicano in maniera assoluta la gradazione, a prescindere dal nome che gli viene dato nelle varie lingue.
 Analizziamo ora il nostro colore:

YELLOW MARIGOLD 2155-30 secondo il catalogo Benjamin Moore
PANTONE 130 secondo il catalogo Pantone
FEDERAL STANDARD 13415 secondo la Federal Standard Color Chart

Se guardiamo la British Standard Colours non abbiamo esattamente un corrispettivo del solidago, ma vi è un colore,  il 08-E-51, che vi somiglia molto, si potrebbe indicare come sfumatura dello stesso.

1017 per il catalogo RAL, sebbene sia indicato come giallo zafferano
A169 secondo il catalogo Dulux Color Wall, con il nome di "Gold Rush"

#DAA520 è infine il colore nel catalogo HTML, e si chiama effettivamente Goldenrod, ovvero il nome del fiore da cui prende si prende il colore, in inglese.


STEP 02 - IL SOLIDAGO NEL MONDO

STEP 2

Vediamo ora come viene scritto il colore Solidago nel mondo:
عصا الذهب arabo (casa aldhdhahab)
goldenrod inglese
solidago latino
solidago francese
Goldenrute tedesco
σολιντάγκο greco (solintánko)
ソリダゴ giapponese (Soridago)
солидного russo (solidago)

加拿大一枝黃花 cinese

 (Jiānádà yīzhī huánghuā)

fonti traduzione: google translate
immagine: http://www.digi.to.it/?p=13184

giovedì 13 ottobre 2016

STEP 01 - LE ORIGINI DEL SOLIDAGO

STEP 01

il Solidago
colore
 Il Solidago, particolare tonalità di giallo-ocra, deve il suo nome al fiore omonimo Solidago virgaurea, della famiglia delle Asteraceae; l'origine del nome non è ben definita, ma con buone probabilità deriva dal latino "solido", con significato di consolidare, rafforzare, dalle proprietà curative e lenitive derivanti dagli estratti di tale pianta. Il colore propriamente detto fa riferimento all'intero fiore, ma in particolare al pistillo, (come si può notare nell'immagine), che è leggermente più scuro rispetto al petalo, il quale invece ha una tonalità di giallo molo più accesa e vivace.
fiore di solidago
Questo fiore viene spesso confuso, per via dei suoi fiori a grappolo, con la mimosa: tuttavia quest'ultima ha un colore più pallido e chiaro, una consistenza soffice e spumosa, caratteristica che di certo non sfugge ad un osservatore attento. il solidago è facilmente assimilabile all'ocra, al colore della curcuma, ed effettivamente vi è un'incredibile somiglianza, ma non bisogna farsi ingannare!!





link relativo alla pianta di solidago:
https://it.wikipedia.org/wiki/Solidago

Immagini
colore
http://www.nanopress.it/curiosita/2014/04/24/i-nomi-dei-colori-piu-strani/8337/
Fiori di solidago  
https://www.dr.hauschka.com/it_IT/patrimonio-di-conoscenza/patrimonio-di-conoscenza-in-materia-di-piante-officinali/verga-doro/

lunedì 10 ottobre 2016

Introduzione

Il 29 Settembre 2016 è iniziato il corso di "Storia delle Cose", a cura del Professor Marchis Vittorio; questo corso, inserito nelle materie a scelta sia in ambito di architettura, sia di ingegneria, vuole dare agli studenti di entrambe le facoltà la possibilità di ampliare il proprio bagaglio culturale, toccando anche argomenti che normalmente non verrebbero analizzati.
Il corso, già svolto in anni passati, quest'anno concentra la propria attenzione sull'importanza del Colore, dai suoi molteplici punti di vista, da quello storico a quello qualitativo, visivo o simbolico;
in questo blog si vuole render partecipe il visitatore del programma svolto, dei temi analizzati in classe, ma soprattutto presentargli un colore, che in questo caso particolare sarà il Solidago, in ogni suo aspetto, secondo i criteri indicati dal professore, così da fornire una panoramica il più completa possibile riguardo a questa particolare tonalità di ocra.